Utilizzatori
Le soluzioni che danno più equilibrio alla tua vita
TAG: #Utilizzatori

Gennaio 12, 2025
Buoni Acquisto
Scopri dove spendere i buoni acquisto Cadhoc
Sono oltre 30.000 i negozi presso cui spendere i buoni acquisto Cadhoc. In questa breve guida troverai le istruzioni per identificare gli esercizi on e off line e poter spendere i tuoi buoni.
Cadhoc è la soluzione per i dipendenti 100% deducibile, esente IVA, senza oneri fiscali e previdenziali, spendibile dove, come e quando si vuole, per acquistare ciò di cui si ha più bisogno.
Spesa | Carburante | Elettronica | Casa | Bellezza | Animali e tanto altro.
Cosa sono i buoni acquisto Cadhoc
Trova i negozi dove spendere i buoni Cadhoc
Cadhoc: i vantaggi per chi li acquista
Come diventare partner Cadhoc
Cosa sono i buoni acquisto Cadhoc
I buoni Cadhoc, sono dei buoni acquisto chiamati anche buoni spesa, buoni shopping o buoni regalo, che puoi trovare sia in formato cartaceo che digitale.
Diversamente dai buoni pasto, hanno un importo variabile e permettono a chi li riceve di utilizzarli per beni e servizi di diversa natura. Gli acquisti non devono necessariamente limitarsi ai generi alimentari, ma possono comprendere anche prodotti per la cura della persona o della casa, giochi per bambini, vestiti e molto altro ancora.
Cadhoc è il buono acquisto universale per incentivare e motivare il personale, fidelizzare i clienti e premiare la forza vendita.
Ideale in ogni occasione dell'anno è la soluzione per gratificare in modo personale qualunque collaboratore, dal più tradizionalista al nativo digitale grazie alla possibilità di essere speso nei punti vendita dei brand più noti in tutta Italia e nei siti più cool del web.
Il buono shopping universale che si trasforma in ciò che si desidera: moda, viaggi, sport, carburante e tanto altro.
Trova i negozi dove spendere i buoni acquisto Cadhoc
Per visualizzare i locali dove spendere i tuoi buoni Cadhoc, è necessario scaricare dagli store la app 'Buoni Up Day', oppure accedere sul portale degli utilizzatori.
Nella home della app o del portale è necessario scegliere la soluzione che vuoi gestire tra Buoni Pasto, Buoni Acquisto Cadhoc e Welfare.
Una volta nella home della soluzione Buoni Acquisto Cadhoc , dal menù in basso puoi cliccare su MAPPA. Inserisci la città e l’indirizzo in cui verificare l’elenco dei locali. Esiste l’opzione di visualizzazione di Cadhoc sia cartaceo che digitale.
Una volta visualizzato l’elenco, è possibile cliccare su FILTRA e “filtrare” tra le tipologie di negozi e categorie merceologiche.
Oltre a scoprire i punti vendita della tua città dove spendere i buoni Cadhoc, tornando nella sezione ONLINE puoi utilizzare Cadhoc per acquistare le Gift Card dei tuoi brand preferiti.
Alcuni dei partner Cadhoc: Amazon, Zalando, Decathlon, Q8, MediaWorld, Ibs, Ikea, Bata, Sephora, Maison Du Monde, Unieuro, La Rinascente etc.
Scarica qui App Buoni Up Day per iOS
Scarica qui App Buoni Up Day per Android
Cadhoc: i vantaggi per chi li acquista
Per i datori di lavoro, ditte individuali o liberi professionisti, enti o società, il buono acquisto Cadhoc, oltre ad essere una soluzione che contribuisce al benessere dei dipendenti e aumenta la loro motivazione, è soggetto ad una normativa fiscale, che consente di abbattere i costi aziendali.
100% deducibile, esente IVA, senza oneri fiscali e anche per il triennio 2025-2027 la soglia di esenzione dei fringe benefit resta a 1000 euro per tutti i dipendenti e a 2000 euro per dipendenti con figli fiscalmente a carico (Legge di Bilancio 2025 art. 1, commi 390 e 391). Al superamento del limite stabilito, il valore è soggetto a tassazione per l’intero importo; nell’ambito di questi importi, possono essere riconosciuti, anche i rimborsi delle utenze domestiche di acqua, luce e gas naturale (no GPL), delle spese sostenute per l’affitto e degli interessi sul mutuo della prima casa.
Per i premi e le somme erogati negli anni 2025, 2026 e 2027, l’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività, di cui all’articolo 1, comma 182, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, è ridotta al 5%.
Tra i beneficiari dell’agevolazione rientrano i titolari di redditi di lavoro dipendente e di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (co.co.co, lavoro a progetto, amministratori, stagisti, etc.).
Basta scegliere il valore dei buoni, il taglio, la modalità di consegna (via app al dipendente o blocchetto cartaceo) e al resto pensa Up Day.
Come diventare partner Cadhoc
Come si fa ad entrare nella rete Cadhoc? E’ molto semplice: basta contattarci al numero 051 210 6789 dove il nostro call center dedicato si occuperà di fornire tutte le informazioni necessarie per iniziare la collaborazione e darti il benvenuto nella rete Up Day.
Diventando partner Cadhoc, otterrai maggiore visibilità, avrai la possibilità di acquisire nuovi clienti nel tuo negozio ed aumentare così il fatturato.
Inoltre il buono regalo Cadhoc è uno strumento facile da gestire a livello amministrativo.
Entra nella rete dell’unico buono che realizza i desideri dei clienti e fa aumentare il tuo business!

Novembre 06, 2024
Buoni Acquisto
Come acquistare su Amazon con i buoni acquisto Cadhoc
Si possono fare acquisti su Amazon con i buoni acquisto Cadhoc? Sì, perché i voucher shopping di Up Day sono uno strumento versatile e sempre gradito. Possono essere spesi nei negozi, ma anche negli e-commerce online.
Oggi scopriamo nel dettaglio come utilizzare Cadhoc per fare acquisti su Amazon.
Prima fase: registrazione su app o sito utilizzatori
Registrandoti sulla app “Buoni Up Day” o sul portale dedicato agli utilizzatori delle soluzioni Up Day, puoi gestire i Buoni Acquisto Cadhoc in maniera semplice e pratica.
Se utilizzi già la soluzione Buoni Pasto o Welfare all’interno della app, non occorre fare una nuova registrazione. Se invece non sei ancora registrato, in pochi passaggi puoi attivare il tuo account Up Day. Ti basterà scaricare dagli store la app o accedere al portale.
Hai dei buoni Cadhoc cartacei? Caricali in wallet
Se la tua azienda ti ha regalato dei buoni Cadhoc cartacei e vuoi convertirli in buoni Amazon, come prima cosa dovrai caricare i tuoi buoni in Wallet. Accedi alla sezione "Carica buono" e fai la scansione del codice a barre presente sul buono, oppure inserisci manualmente N°di serie e PIN.
In HOME visualizzi il valore totale dei buoni caricati.
Hai dei buoni Cadhoc digitali? Procedi all'attivazione
Per attivare Cadhoc digitale in app ed iniziare lo shopping clicca sull’icona PROFILO in alto a destra e seleziona “AGGIUNGI PRODOTTO”. Inserisci il Codice Fiscale ed il Codice di Attivazione che
hai ricevuto via mail e clicca su “CONFERMA”.
Questa operazione ti verrà chiesta solo la prima volta.
In HOME visualizzi subito l’importo a tua disposizione.
Seconda fase: scelta di Amazon
Dopo aver attivato i buoni Cadhoc puoi entrare nella sezione GIFT CARD e utilizzarli per acquistare le gift card dei nostri partner, in questo caso puoi cliccare su Amazon.
Qui puoi inserire l'importo Cadhoc da utilizzare per acquistare gift card Amazon di pari importo. (ATTENZIONE: in caso di buoni caricati dovrai inserire un importo pari al valore del buono, in quanto i buoni non sono frazionabili).
Una volta effettuato l’acquisto trovi le card nel tab “UTILIZZA”. Per visualizzare la gift card e le relative istruzioni clicca su “APRI GIFT CARD”. Troverai il codice del buono regalo da inserire nel tuo profilo Amazon.
Infine accedi al tuo account Amazon. Nella sezione "Buoni Regalo e Ricarica" inserisci il codice facendo click su "Aggiungi un Buono Regalo" per caricare il credito.
La gift Card Amazon è spendibile in più soluzioni ed è cumulabile. Se l'importo dell'articolo che desideri acquistare è inferiore alla tua Gift Card Amazon, il credito residuo lo puoi utilizzare in un secondo momento.
Se l'importo dell'articolo che desideri acquistare è superiore, puoi saldare la restante parte con i metodi di pagamento previsti da Amazon.
Buono Shopping!

Settembre 25, 2024
Buoni Acquisto
Dove e come spendere i buoni acquisto Cadhoc
Dove e come spendere i buoni acquisto Cadhoc?
Cos'è Cadhoc?
Cadhoc è il servizio rivolto alle imprese che risponde a esigenze di fringe benefit per la motivazione del personale.
Ideale per programmi di incentive, piani di fidelity, campagne di marketing e operazioni a premio.
Soluzione perfetta per il contributo welfare previsto nei CCNL come il contratto dei metalmeccanici.
Si presenta come voucher cartaceo da spendere presso una rete di 30.000 esercizi sul territorio italiano e tramite la App o il Portale Utilizzatori, si trasforma in voucher digitali da utilizzare negli e-commerce più cliccati del web e presso partner specifici.
Spendere i buoni acquisto Cadhoc è semplice. Per cercare i negozi dove spendere il buono direttamente in cassa è a disposizione la MAPPA sia sulla App che sul Portale. I filtri consentono di effettuare la ricerca dei partner per tipologia e visualizzarli sulla mappa per trovare anche il percorso migliore per arrivarci.
Come spendere i buoni acquisto Cadhoc
Cadhoc è multifunzione e multibrand in formato digitale o cartaceo. Anche il formato cartaceo può essere digitalizzato gratuitamente attraverso la App "Buoni Up Day" o il Portale Buoni Acquisto per Utilizzatori. In questo modo si moltiplicano le occasioni di spesa dei voucher shopping Cadhoc.
Tra i partner di negozi fisici che accettano Cadhoc abbiamo: Sephora, Unieuro, La Feltrinelli, Coop, Toys e tanti altri.
Si può convertire in gift card, Tra i partner consolidati: Amazon, Zalando, Esselunga, Decathlon, Tezenis, Tigotà, e tanti altri.
Cadhoc, inoltre, si trasforma in buoni da utilizzare presso gli airbnb. Partnership con il sito Trenitalia per l'acquisto di biglietti treno.
Altra opportunità offerta, quella di devolvere il valore dei voucher Cadhoc ad Actionaid e Azione Contro la Fame Onlus.
I buoni shopping, inoltre possono essere convertiti in buoni carburante Q8, ENI e Ip, offrendo agli utilizzatori di questo strumento un'opportunità di impiego esclusiva e che completa l'offerta di possibilità.
Chiedi info Cadhoc
Cadhoc è il fringe benefit più versatile e gradito. Per avere informazioni è a disposizione il numero verde 800834009 e la mail info@day.it

Giugno 28, 2024
Buoni Acquisto
Nuovi Partner Cadhoc
Buone notizie per Cadhoc: nuovi Partner!
Da oggi, sulla app ‘Buoni Up Day’ e sul portale utilizzatori.day.it nuovi Partner saranno presenti per rendere il nostro buono acquisto ancora più cool!
ITA Airways, Yoox, Bottega Verde, L’Erbolario, Rituals Cosmetics, Sisley, Libraccio, Upim, Bricocenter, Swarovski sono i nuovi brand per la conversione di Cadhoc in gift card!
Se desideri recarti presso un punto vendita, registrandoti sulla app “Buoni Up Day” o sul portale dedicato agli utilizzatori delle soluzioni Up Day, nella sezione MAPPA puoi scoprire il punto vendita più vicino a te ed iniziare subito il tuo shopping!
Hai dei buoni Cadhoc cartacei? Caricali in wallet
Se la tua azienda ti ha regalato dei buoni Cadhoc cartacei e vuoi convertirli in buoni Amazon, come prima cosa dovrai caricare i tuoi buoni in Wallet. Accedi alla sezione "Carica buono" e fai la scansione del codice a barre presente sul buono, oppure inserisci manualmente N°di serie e PIN.
In HOME visualizzi il valore totale dei buoni caricati.
Hai dei buoni Cadhoc digitali? Procedi all'attivazione
Per attivare Cadhoc digitale in app ed iniziare lo shopping clicca sull’icona PROFILO in alto a destra e seleziona “AGGIUNGI PRODOTTO”. Inserisci il Codice Fiscale ed il Codice di Attivazione che
hai ricevuto via mail e clicca su “CONFERMA”.
Questa operazione ti verrà chiesta solo la prima volta.
In HOME visualizzi subito l’importo a tua disposizione.
Scegli il partner
Dopo aver attivato i buoni Cadhoc puoi entrare nella sezione GIFT CARD e utilizzarli per acquistare le gift card dei nostri partner. Qui puoi selezionare i buoni Cadhoc da utilizzare e acquistare gift card di pari importo.
Contatti
Per ricevere una consulenza e le soluzioni più adatte alle tue esigenze, contattaci al numero 800 834 009 oppure scrivi a info@day.it

Luglio 27, 2023
News
Unicoop Firenze partner dei buoni pasto Up Day
Tutti i supermercati Unicoop Firenze accettano i buoni pasto Up Day: alcune informazioni utili per gli utilizzatori dei buoni pasto che spendono i loro ticket presso la grande distribuzione.
I Buoni Pasto accettati sono sia quelli in formato elettronico che i classici cartacei e li si può spendere in tutta tranquillità presso i 104 punti vendita Unicoop Firenze.
I locali Unicoop più vicini a te
Quanti buoni posso spendere presso Unicoop Firenze
Come utilizzare i buoni pasto all’interno della rete Unicoop
I vantaggi per dipendenti e aziende con i buoni pasto Day
I locali Unicoop più vicini a te
Per verificare i supermercati Unicoop Firenze più vicini a te è a disposizione la mappa dei locali all'interno della nostra app Buoni Up Day e sul nostro portale dedicato agli utilizzatori dei buoni pasto.
Con la app Buoni Up Day e il sito utilizzatori.day.it puoi utilizzare tutti i servizi Up Day con un unico strumento.
Come utilizzare la app ‘Buoni Up Day’ per trovare i negozi Unicoop
All’interno della app, tramite la funzione GESTISCI PRODOTTO puoi associare il prodotto Up Day che utilizzi, per un’esperienza di navigazione personalizzata.
In HOME hai il saldo dei tuoi buoni ed il totale a disposizione.
In GESTISCI CLOUD puoi spostare i tuoi buoni, elettronici o cartacei per un’esperienza digitale. Tante le possibilità di pagamento per assicurarti la spendibilità in ogni tipo di locale. Puoi destinare una parte o la totalità dei buoni all’uso esclusivamente digitale. I buoni in cloud sono spendibili direttamente da smartphone, sia nella rete di punti vendita fisici, sia online sugli e-commerce o piattaforme dei nostri Partner.
In MAPPA cerca i locali che accettano i tuoi buoni, vicino a te o in una località di tuo interesse. I filtri ti aiuteranno a scoprire le specialità gastronomiche, le modalità di pagamento e i servizi che i nostri partner offrono. Sei attento ad uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta? Con il filtro PAUSA SANA il tuo pranzo è sempre in equilibrio! Per ogni locale visualizza recensioni, foto e info utili fornite da Google.
In MOVIMENTI tieni sempre tutto sotto controllo. Basta un click per monitorare i buoni pasto validi, i buoni utilizzati con il dettaglio dell’acquisto e i buoni in scadenza da spendere al più presto. RICARICHE la sezione dove è possibile monitorare le ricariche ricevute, lo stato della ricarica e al tocco il dettaglio di ciascuna ricarica: descrizione, data di scadenza, data di inizio validità, valore del buono, numero buoni assegnati e numero di buoni spesi/residui in tempo reale.
La sezione ONLINE permette di poter acquistare nei siti Partner, con il buono pasto elettronico, tante soluzioni per la propria pausa pranzo. Diverse piattaforme di e-commerce che consegnano a domicilio in tutta Italia piatti pronti, spesa o prodotti gastronomici di alta qualità.
Infine nella sezione PROMO trovi tante offerte, promozioni e interessanti iniziative proposte dai nostri Partner.
Quanti buoni posso spendere presso Unicoop Firenze
All’interno della rete dei supermercati Unicoop Firenze è possibile utilizzare lo stesso quantitativo di buoni pasto previsti dal decreto ministeriale 7 giugno 2017 n. 122, che specifica che è possibile utilizzare fino ad un massimo di 8 buoni pasto per ogni singola transazione, cioè per ogni spesa.
I buoni pasto sono un servizio sostitutivo di mensa e per tale motivo possono essere utilizzati per acquisto di bene alimentari, anche all’interno delle gastronomie di supermercati.
Va da se che per l’acquisto di tutte le altre tipologie di beni inseriti nel carrello della spesa, il pagamento dovrà essere effettuato in denaro e non sarà possibile utilizzare i buoni pasto.
Come utilizzare i buoni pasto all’interno della rete Unicoop
Sia che tu abbia un buono pasto cartaceo che elettronico, potrai utilizzarlo all’interno della rete Unicoop Firenze.
Per quanto riguarda l’utilizzo dei buoni pasto cartacei, il tutto è molto semplice: l’utilizzatore che li riceve dalla sua azienda, al momento del pagamento della sua spesa, stacca dal suo blocchetto i buoni utili a coprire il valore dei beni alimentari acquistati (ma non a superarlo) e li consegna alla cassiera del supermercato. La differenza tra l’importo totale e i buoni pasto consegnati, potrà essere saldata in denaro.
I buoni pasto elettronici invece, precedentemente caricati all’interno di una card, verranno inseriti dalla cassiera all’interno dell’apposito pos, da cui verrà scalato l’importo dovuto. Anche in questo caso, se l’importo della spesa totale è superiore, la differenza verrà saldata in denaro.
Sull’utilizzo dei buoni pasto elettronici, in questo articolo si possono trovare maggiori approfondimenti.
I vantaggi per dipendenti e aziende con i buoni pasto Day
I buoni pasto sono un servizio sostitutivo di mensa molto apprezzato tanto dagli utilizzatori quanto dalle aziende. L’azienda che li acquista beneficia di molte agevolazioni fiscali e il dipendente/utilizzatore aumenta il suo potere d’acquisto e risparmia sulla sua pausa pranzo.
I buoni pasto rientrano tra i benefit che un’azienda può offrire ai suoi collaboratori. Se regolati dai contratti nazionali collettivi sono obbligatori, diversamente non lo sono ma offrono una serie di vantaggi fiscali, per cui l’azienda li preferisce comunque ad altre soluzioni.
Sono esenti da oneri fiscali e previdenziali
Defiscalizzati fino a 4,00 euro/giorno a dipendente per il buono pasto cartaceo e fino a 8,00 euro/giorno per il buono pasto elettronico
Deducibili e IVA detraibili fino al 100. IVA al 4% per le aziende, IVA al 10% per liberi professionisti (titolari d'azienda e soci, imprese individuali)
Erogabili a tutti i lavoratori, dai dipendenti full time e part time ai collaboratori*, dirigenti, soci, liberi professionisti.
Qui puoi calcolare il tuo risparmio rispetto ad un contributo per la pausa pranzo in busta paga.
Per ricevere una consulenza e le soluzioni più adatte alle tue esigenze puoi contattarci al numero 800 834 009 oppure scrivi a info@day.it

Maggio 08, 2023
Buoni Pasto
Chi lavora in smart working ha diritto ai buoni pasto?
L’utilizzo sempre più diffuso dello smart working ha generato diversi quesiti sui diritti dei dipendenti che ne usufruiscono. Uno di questi riguarda l’erogazione dei buoni pasto. Ecco cosa sapere.
Lo smart working è una modalità di lavoro agile che sempre più aziende decidono di concedere ai propri dipendenti. Secondo la legge, il lavoratore agile ha diritto allo stesso trattamento dei dipendenti che si recano in sede ogni giorno. Tuttavia, la normativa non specifica se tale trattamento riguardi anche i buoni pasto e la giurisprudenza spesso ne nega il diritto, anche se con alcune eccezioni.
La tua azienda ti ha proposto di lavorare in smart working e vuoi sapere se hai diritto ad usufruire dei buoni pasto? Vediamo tutto quello che c’è da sapere.
Buoni pasto e smart working
La normativa sui buoni pasto
Il datore di lavoro può comunque erogare i buoni pasto?
Cosa dice la sentenza del Tribunale di Venezia del 2020?
Buoni pasto e smart working
Questa modalità di lavoro è sempre più impiegata dalle imprese in quanto rende possibile un maggiore equilibrio fra lavoro e vita personale favorendo, di conseguenza, un maggiore benessere del dipendente.
Mentre in passato i lavoratori potevano svolgere il proprio impiego esclusivamente all’interno delle aziende, oggi sono sempre di più le persone che scelgono di svolgere il proprio lavoro quotidiano da remoto, almeno per parte della settimana. Questo perché tale modalità di lavoro alleggerisce le problematiche legate ai vincoli di orario e di luogo.
E aumenta il numero di aziende che si rende conto dei benefici che comporta offrire ai dipendenti la possibilità di lavorare da remoto e gestire il proprio lavoro con maggiore autonomia.
Lo smart working, infatti, presenta indubbi vantaggi per un lavoratore, dato che non richiede la sua presenza fisica in azienda e gli garantisce una maggiore flessibilità sia per quanto riguarda la scelta dell’orario di lavoro, sia per quanto riguarda la sede dove svolgere la propria prestazione lavorativa. Che può essere, ad esempio, la propria casa, un bar o uno spazio in coworking.
I buoni pasto sono tra gli strumenti più utilizzati da imprese e aziende. Vengono erogati ai dipendenti che si trovano a consumare i pasti fuori casa durante le ore lavorative. Sono molto apprezzati anche dagli stessi lavoratori, in quanto permettono di ottenere un risparmio ragguardevole sulla spesa sostenuta per i pasti. Spesa che incide notevolmente sullo stipendio di chi si ritrova a mangiare fuori casa ogni giorno.
Per questo, uno dei dubbi che più di frequente sorgono in coloro che vorrebbero lavorare in modalità agile è se, anche operando in smart working, potranno continuare a ricevere i buoni pasto e a poter godere di questa opportunità o se rischiano che l’azienda decida la sospensione della loro erogazione.
Spesso, infatti, viene fatta la considerazione che, svolgendo la propria mansione a casa, il lavoratore non abbia la necessità di acquistarsi il pranzo e, quindi, non abbia diritto ad usufruire del buono pasto.
Ma le cose stanno davvero così?
La normativa sui buoni pasto
Iniziamo col dire che, nonostante i buoni pasto siano un’agevolazione prevista dalla legge (come indennità sostitutiva di mensa), nessuna azienda è tenuta a corrisponderli ai propri dipendenti qualora non disponga di una mensa aziendale, in quanto essi non hanno una natura retributiva ma rappresentano un’erogazione a carattere assistenziale.
Pertanto, sono considerati benefici accessori (i cosiddetti fringe benefit). Un’impresa è tenuta a erogarli solo nel caso in cui siano previsti dai contratti collettivi nazionali delle varie categorie.
Fatta questa premessa, entriamo più nello specifico e andiamo a vedere cosa dice la normativa su buoni pasto e smart working.
Per capire se, secondo la legge, un lavoratore abbia diritto o meno a ricevere i buoni pasto anche operando in smart working, bisogna fare riferimento non solo alle norme che regolano l’erogazione di questo tipo di agevolazione, ma anche alla legge che regola il lavoro agile.
Iniziamo dai buoni pasto. La norma che ne regola le modalità di erogazione e la fruizione è il Decreto 122 del 7 giugno 2007. Tale decreto individua gli esercizi presso i quali può essere erogato il servizio sostitutivo di mensa attraverso l’uso dei buoni pasto e stabilisce i requisiti per l’erogazione degli stessi.
In particolare, al comma C dell’articolo 4, il decreto stabilisce che hanno diritto a ricevere i buoni pasto solo coloro che prestano lavoro subordinato, a tempo pieno o parziale, anche nel caso in cui l’orario di lavoro non preveda una pausa per il pranzo. Tale diritto è esteso anche alle risorse che abbiano instaurato con il cliente un rapporto di collaborazione non subordinato.
Anche se lo smart working non è espressamente citato, questa definizione non ha vincoli particolarmente stringenti e lascia ampio spazio di interpretazione, specialmente nella parte in cui dice che si ha diritto a ricevere il buono pasto anche qualora l’orario giornaliero di lavoro non preveda una pausa per il pranzo.
Per avere una risposta più esaustiva, proviamo a vedere cosa dice la Legge n° 81 del 22 maggio 2017 che, al capo II, dà precise disposizioni in merito al lavoro agile.
Il comma 1 dell’articolo 20, in particolare, afferma che il lavoratore che svolge la propria occupazione in modalità di lavoro agile ha diritto a un trattamento economico e normativo non inferiore a quello applicato nei confronti delle risorse che svolgono le stesse mansioni all’interno dell’azienda.
In questo caso, pur non avendo un preciso riferimento ai buoni pasto, la norma può essere interpretata a favore del rilascio dei buoni pasto anche allo smart worker, in quanto quest’ultimo ha diritto al medesimo trattamento del lavoratore che svolge la propria occupazione esclusivamente all’interno dell’azienda.
Sempre nella stessa legge, all’articolo 19, viene specificato inoltre che le modalità di lavoro agile devono essere regolamentate da un accordo individuale scritto tra il datore di lavoro e il proprio dipendente. Tale accordo può comprendere anche l’erogazione dei buoni pasto.
Dunque possiamo concludere che i buoni pasto non sono espressamente concessi durante lo smart working, ma non sono neanche espressamente vietati.
La scelta su cosa fare dipende quindi solo ed esclusivamente dall’azienda.
Il datore può comunque erogare i buoni pasto?
Come abbiamo visto, la normativa che disciplina l’erogazione dei buoni pasto è piuttosto ampia e lascia ampia discrezionalità ai datori di lavoro.
Anche se non li obbliga a erogare i buoni pasto (a meno che non siano compresi nei contratti collettivi nazionali), essi possono decidere autonomamente di offrire questo bonus ai propri dipendenti.
La stessa normativa, sebbene non faccia specifico riferimento allo smart working, lascia intendere che anche i dipendenti che operano da remoto abbiano diritto a ricevere questo tipo di prestazione.
Molte aziende scelgono di erogare i buoni pasto anche alle risorse che svolgono la propria attività in via telematica, in quanto sanno benissimo che questi dipendenti non lavorano solo da casa, ma si spostano anche in spazi di coworking o in altre sedi aziendali. C’è da dire poi che anche quando il lavoratore si trova nella propria abitazione, si ritrova a consumare i pasti durante l’orario di lavoro, perciò potrebbe comunque avere diritto al buono pasto.
Altre aziende, invece, ritengono che, operando da casa, il proprio dipendente non abbia bisogno di spendere soldi per il pasto, perciò il buono pasto non gli sarebbe necessario, così come il servizio di mensa aziendale.
A volte, sono gli stessi accordi sindacali a limitare la possibilità di uno smart worker di ottenere i buoni pasto.
I dipendenti privati, quindi, devono rifarsi ai contratti individuali e collettivi propri della propria azienda e del proprio settore per sapere se hanno diritto al riconoscimento dei buoni pasto anche qualora lavorino da remoto.
Starà al datore di lavoro stabilire se un lavoratore che opera in smart working abbia diritto ai buoni pasto.
Se stai già lavorando in smart working o stai per iniziare a farlo, controlla cosa prevede il contratto collettivo nazionale del tuo settore, e l’accordo che hai stipulato con la tua azienda, per verificare che all’interno degli stessi siano compresi anche i buoni pasto e quindi anche tu abbia diritto ad usufruirne. Vuoi approfondire questo argomento? Ecco cosa sapere:
Se il buono pasto è incluso nella contrattazione collettiva o nel contratto individuale, è possibile riceverlo anche lavorando in smart working. In tal caso, infatti, qualsiasi modifica contrattuale deve essere concordata fra le parti e potrebbe essere necessario un accordo sindacale. In seguito vedremo alcune eccezioni;
Se si tratta invece di un’erogazione concessa autonomamente dall’azienda, questa può essere modificata con un atto unilaterale o interno. Per fare un esempio, la sentenza di Cassazione 16135/2020 precisa che anche nel caso in cui il buono pasto sia una prestazione erogata come prassi aziendale da diversi anni, il datore di lavoro può interromperla in qualsiasi momento, senza che il dipendente possa pretenderne il diritto. Quando l’erogazione di buoni pasto è prevista dal regolamento aziendale, l’obbligo può essere variato unilateralmente dal datore di lavoro, nel rispetto dei limiti previsti nel regolamento.
Per concludere, nonostante non ci sia alcuna legge che obblighi i datori di lavoro a corrispondere i buoni pasto, sussistono ancora tutte le agevolazioni fiscali. Infatti, fornire dei benefit sotto forma di buono pasto non comporta un aumento dei costi o una tassazione aggiuntiva e sono comunque possibili sia le detrazioni dell’IVA sull’acquisto sia le deduzioni.
Trattandosi di un’integrazione del reddito che non è sottoposta a tassazione, l’erogazione dei buoni pasto rimane un benefit estremamente apprezzato dal lavoratore, che avrà modo di utilizzarlo senza commissioni aggiuntive presso ristoranti, supermercati e locali tamponando così le spese personali.
Cosa dice la sentenza del Tribunale di Venezia del 2020?
Nel decreto 3463 dell’8 luglio 2020 il Tribunale di Venezia ha affermato che, alla luce del fatto che il buono pasto tecnicamente non fa parte della retribuzione del dipendente da un punto di vista normativo, il suo diritto a ricevere questo benefit non sussiste. Ma cosa è successo di preciso?
Nel 2020 la Federazione Metropolitana della FP CGIL di Venezia ha presentato un ricorso al Tribunale nei confronti del Comune di Venezia per non aver riconosciuto l’erogazione dei buoni pasto ai lavoratori in smart working durante il periodo emergenziale causato dalla pandemia da Covid-19, senza previa contrattazione con le varie organizzazioni sindacali. Il Tribunale di Venezia ha respinto il ricorso con le seguenti motivazioni:
come previsto dagli articoli 45 e 46 del CNNL Regioni e Autonomie Locali del 14 settembre 2000, per la maturazione del buono pasto è necessario che l’orario di lavoro sia strutturato con scadenze orarie specifiche e che il dipendente consumi il pranzo o il pasto in generale fuori dall’orario di lavoro;
come disposto dall’articolo 87, comma 1 del decreto legislativo 18/2020 e dal DPCM dell’11/03/2020, il lavoro agile è stato imposto per legge alle pubbliche amministrazioni come modalità ordinaria di lavoro. Di conseguenza, non si è trattata propriamente di una scelta dell’ente sul modo di organizzare gli uffici e, pertanto, non è stata oggetto di informativa sindacale;
ai sensi della sentenza n.31137/2019 della Cassazione, i buoni pasto sono dei bonus facenti parte del welfare aziendale con lo scopo di conciliare le esigenze del dipendente con il lavoro e sono conseguenti alla tipologia di organizzazione del lavoro - ad esempio, nel caso di una pausa pranzo ridotta. Nel caso del lavoro agile, il lavoratore ha tutto il tempo per organizzare i propri tempi di lavoro e pertanto l’obbligo a carico dell’azienda non sussiste.