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Lavoropiù riders
Aprile 19, 2021
News

Up Day sostiene il progetto che rispetta i diritti dei lavoratori!

Up Day sostiene un nuovo progetto dedicato al food delivery avviato da Lavoropiù, un'idea per proporre un’alternativa sostenibile agli attuali modelli di business. Stiamo parlando del progetto “go riders!”, un servizio di consegna a domicilio che coinvolge tutta l’area della città metropolitana di Bologna. Affidarsi al servizio di consegna a domicilio di Lavoropiù significa accedere ad una soluzione realizzata su misura, che consente di intercettare le esigenze di un pubblico notevolmente più ampio, unendo all’incremento del fatturato, il sostegno a un progetto dal forte valore etico e sociale. Lavoropiù intende promuovere un’idea di consegna a domicilio differente, avvalendosi del supporto di lavoratori a cui sono riconosciute: dignità professionale, garanzia retributiva e sindacale, tutela assicurativa e previdenziale. Progetti in linea con i valori di Up Day I progetti pensati e creati da Lavoropiù sono in linea con i valori di Up Day. Mettiamo al centro le persone, la dignità e il benessere sul lavoro, promuovendo l’instaurarsi di relazioni virtuose tra azienda e professionista, con l’obiettivo di favorire il match tra domanda e offerta attraverso un approccio umano e inclusivo. Fare impresa significa, non solo per favorirne lo sviluppo economico, ma promuoverne con ogni mezzo il benessere sociale e culturale. Chi è Lavoropiù Lavoropiù è un'agenzia per il Lavoro con capitale interamente italiano e con più di 80 sedi tra filiali e divisioni specializzate presenti in 6 Regioni italiane – Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto – e all’estero – Regno Unito, Cina e Brasile. Con un cuore pulsante nella città di Bologna, porta l'impresa nei territori in cui opera, stringendo legami duraturi con le comunità locali e sostenendo i valori dello sport, della cultura, della sostenibilità e dell’inclusione. Per maggiori vai su www.lavoropiu.it
PUPA Milano e Cadhoc
Marzo 22, 2021
News

PUPA Milano da oggi partner Cadhoc

Creatività, design, tendenza e bellezza da oggi sul portale di conversione clickandbuy.cadhoc.it grazie al nostro nuovo partner PUPA Milano! Linea di make up, cofanetti, prodotti per il trattamento viso e corpo, puoi scegliere come coccolarti semplicemente convertendo il tuo buono shopping Cadhoc sulla nostra piattaforma. ClickAndBuy è lo strumento gratuito a disposizione di tutti coloro a cui sono stati consegnati buoni Cadhoc. Tramite il portale è possibile moltiplicare le occasioni di utilizzo del buono shopping scegliendo una delle soluzioni a disposizione, tra e-commerce, servizi e gift card di importanti brand di negozi. Se la tua azienda ti ha omaggiato con i buoni regalo Cadhoc puoi trasformare il valore dei voucher in un coupon valido per i tuoi acquisti sullo shopping online ufficiale di PUPA , dove trovi una gamma completa di prodotti per il make up e la cura della pelle, oltre a tantissime trousse e idee regalo. Il coupon è utilizzabile esclusivamente sullo store online di PUPA. Inoltre nella sezione Promo della app di buoni Pasto “Buoni Up Day” trovi un codice promozionale per uno sconto esclusivo del 30% utilizzabile su www.pupa.it valido fino alla fine dell’anno. MI HANNO DATO DEI BUONI CADHOC. E ADESSO? Cadhoc è utilizzato come fringe benefit. Le aziende utilizzano questo importante benefit come omaggio per i lavoratori o come contributo welfare sotto forma di flexible benefit. Chi riceve i buoni shopping può scegliere di spenderli direttamente presso 17.000 partner fisici. Oppure può digitalizzare i buoni e utilizzarne il valore per acquistare una delle soluzioni proposte da ClickAndBuy. UTILIZZO DI CADHOC IN NEGOZIO L’utilizzo presso i negozi fisici è facile e intuitivo. Si sceglie cosa acquistare e poi in cassa si mostrano i buoni Cadhoc. Saranno usati come titolo di pagamento per il valore indicato previa apposizione di firma e data. Il negoziante ritirerà il buono e il gioco è fatto. Attenzione che Cadhoc non dà diritto a resto e la cifra eccedente può essere colmata con le modalità tradizionali (contanti, bancomat, carta di credito). UTILIZZO DI CADHOC ONLINE Il tuo portale di riferimento è ClickAndBuy. Qui puoi trasformare i tuoi voucher. È tutto gratuito, non è previsto alcun costo aggiuntivo né a carico dell’azienda che fornisce il fringe benefit Cadhoc, né per chi lo riceve. L’utilizzatore deve creare innanzitutto un account (solo la prima volta). Vengono richiesti i dati principali e una ma alla quale saranno inviati i ticket dopo la trasformazione. A questo punto si può iniziare a digitalizzare il primo buono. Bisogna rimuovere l’etichetta sul voucher cartaceo. Attenzione, da questa operazione non si torna indietro: se viene rimossa non è più possibile spendere direttamente il cadhoc in un negozio fisico. Ora puoi iniziare la conversione inserendo negli appositi campi i codici segreti e i numeri di serie di ogni buono fringe benefit Cadhoc. I buoni dematerializzati vengono convertiti in credito a disposizione, che resta disponibile sull’account fino a quando non viene scelto il o i partner tra quelli a disposizione o alla scadenza indicata. In base alle specifiche del partner online può cambiare la modalità di trasformazione. ASSISTENZA Cadhoc offre assistenza agli utilizzatori tramite Numero Verde. Dal lunedì al venerdì 8:30-17:30 orario continuato. Numero verde: 800004191
Buoni pasto al mese spettanze
Marzo 09, 2021
Buoni Pasto

Quanti buoni pasto ti spettano al mese?

A quanti buoni pasto ha diritto un lavoratore ogni mese? Quanti ne può ricevere al giorno? Leggi la nostra guida e trova le risposte a queste e altre domande sui buoni pasto. Le aziende non sono obbligate dalla legge a fornire un servizio di mensa ai dipendenti. Spesso, tuttavia, tale obbligo è compreso nei contratti collettivi di categoria, oppure è l’azienda stessa che sceglie di offrirlo come benefit ai propri collaboratori. In molti casi, quando non c’è una mensa aziendale vera e propria, il datore di lavoro decide di offrire ai dipendenti un’indennità in busta paga o, più spesso, i buoni pasto: dei ticket cartacei o elettronici che rappresentano un’indennità sostitutiva di mensa. Ogni lavoratore riceve tutti i mesi un certo numero di buoni pasto, che può spendere nei locali convenzionati per acquistare dei pasti già pronti, ma anche in negozi e supermercati per acquistare generi alimentari. Vediamo tutto quello che c’è da sapere su questa pratica: Quanti buoni pasto al mese? Quanti buoni pasto al giorno? A quanto ammontano i buoni pasto? Quanti buoni pasto si possono accumulare? Quanti buoni pasto si possono spendere contemporaneamente? Come gestire i buoni pasto Up Day con il portale e la App dedicati   Quanti buoni pasto al mese? La quantità di buoni pasto che riceve un lavoratore ogni mese non è fissa, ma dipende dal numero di giorni che ha un mese e dai giorni effettivi di lavoro svolti. Il numero di buoni pasto che spettano ogni mese ai dipendenti di un’azienda viene infatti calcolato in base ai giorni di lavoro effettivi che hanno svolto nel mese precedente. Di seguito un esempio sui mesi di febbraio e marzo. MESE GIORNI DEL MESE GIORNI DI LAVORO SVOLTI BUONI PASTO DOVUTI FEBBRAIO 28 19 (+ 1 di ferie) 19 MARZO 31 23 23     Quanti buoni pasto al giorno? Ogni lavoratore ha diritto a un buono pasto per ogni giornata lavorativa svolta. Ciò vuol dire che non può ricevere più di un buono pasto al giorno e questo buono sarà esente da tassazione fino all’importo massimo stabilito dalla legge. Nel caso in cui i buoni pasto vengano erogati da un’azienda ai propri collaboratori anche nelle giornate non lavorative, essi sono interamente soggetti a tassazione. Il ticket giornaliero spetta anche in quei casi in cui la pausa pranzo non sia prevista, purché l’erogazione dei buoni pasto sia compresa nella contrattazione collettiva di settore o sia estesa a una categoria omogenea di lavoratori. Anche le lavoratrici che usufruiscono della maternità obbligatoria, della maternità anticipata e dei congedi per allattamento hanno comunque diritto al buono pasto. Anche in questo caso, i buoni non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente se il loro valore non supera i limiti fissati dalla normativa.   A quanto ammontano i buoni pasto? L’importo minimo di un buono pasto è di 2 euro, mentre l’importo massimo è di 15 euro. Solitamente, le aziende erogano ai propri dipendenti buoni di un valore facciale compreso tra 5 e 10 euro. La nuova normativa fiscale (Legge di Bilancio 2020), volta ad incentivare l’uso degli strumenti elettronici, prevede che i buoni pasto cartacei non concorrano alla formazione del reddito da lavoro dipendente e siano esenti dal versamento dei contributi INPS fino a un importo massimo di 4 euro a buono. Per i buoni pasto elettronici, tale soglia di esenzione è innalzata a 8 euro.   Quanti buoni pasto si possono accumulare? Prima di vedere quanti buoni pasto si possono accumulare, è importante fare una distinzione tra i termini accumulare e cumulare. Queste due parole hanno un significato simile ma nel caso dei buoni pasto esse non sono interscambiabili. Questo perché non c’è un limite al numero di buoni pasto che si possono accumulare, se non quello imposto dalla data di scadenza degli stessi. Data che, solitamente, coincide con la fine dell’anno solare. Esiste, invece, un limite alla cumulabilità dei buoni.   Quanti buoni pasto si possono spendere contemporaneamente? Cumulare i buoni pasto significa utilizzarne più di uno contemporaneamente. La legge stabilisce un limite ben preciso per quanto riguarda il numero di buoni pasto che si possono spendere contemporaneamente.  Limite che è fissato a 8 buoni pasto per ogni acquisto. Tra le limitazioni che riguardano i buoni pasto ci sono anche il divieto di cederli ad altri (regola che vale anche per i familiari del lavoratore che riceve il buono) e di convertirli in denaro. I buoni pasto possono essere utilizzati sia nei giorni lavorativi, sia nei giorni non lavorativi, ma solo per acquistare generi alimentari. Vale anche la pena ricordare che il buono pasto deve essere speso per il suo intero valore facciale, in quanto non dà diritto al resto. Ciò significa che non sempre è conveniente spendere più di un ticket contemporaneamente. Facciamo qualche esempio pratico per capire come spendere i buoni pasto. Il primo esempio riguarda l’utilizzo dei buoni pasto durante la pausa pranzo. Mettiamo il caso che un lavoratore riceva dall’azienda dei buoni dal valore facciale di 6,50 euro e decida di pranzare in un ristorante, spendendo 10,50 euro. In questo caso, il lavoratore pagherà una parte del pasto con il buono e la restante in contanti poiché, utilizzando due buoni, non avrebbe diritto al resto di 2,50 euro. Lo stesso lavoratore può anche decidere di conservare i buoni per la spesa settimanale. Poniamo il caso che acquisti generi alimentari per un valore di 40 euro. In questo caso potrà utilizzare per il pagamento fino a 6 buoni pasto da 6,50 euro e dovrà spendere solo 1 euro in contanti.   Come gestire i buoni pasto Up Day con il portale e la App dedicati Gestire i tuoi buoni pasto Up Day è facilissimo, grazie al portale e alla App dedicati agli utilizzatori. Da qui potrai facilmente monitorare la quantità di buoni pasto che viene caricata ogni mese sulla tua card e sapere quanti sono i ticket a tua disposizione. La App ti offre anche l’opportunità di trasferire sul cloud i buoni pasto elettronici caricati sulla card, così da poter fare acquisti direttamente online presso i partner convenzionati e di pagare nei negozi fisici utilizzando il Codice e il QR Code.
Pausa pranzo sana e veloce
Gennaio 07, 2021
Buoni Pasto

Pausa pranzo sana e veloce: 5 consigli utili

La maggior parte degli italiani consuma la propria pausa pranzo fuori casa. Spesso si scelgono piatti sbagliati – solitamente piatti pronti non sani – se non addirittura panini o junk food. Cosa c’è di peggio di un pasto consumato troppo velocemente e con una sbagliata ripartizione di nutrienti per il nostro organismo? Una pausa pranzo scorretta – oltre che inficiare sulla linea e la salute del corpo – può compromettere la produttività di chi lavora fino al 20%. Ti sveleremo un segreto: mangiare sano anche in pausa pranzo non è così difficile come a volte sembra. Infatti, bastano poche piccole accortezze per mangiare in modo sano, gustoso e senza perdere troppo tempo. Ecco quindi 5 consigli utili per una pausa pranzo sana e veloce! Evita i Junk Food Panini farciti, patatine fritte, pizza: lo sappiamo, sono gustosi e molto spesso appaganti dopo mezza giornata di lavoro intenso. Tuttavia, questi alimenti pieni di gusto sono pesanti e scorretti per la pausa pranzo. I junk food rallentano la digestione e la concentrazione: sono ricchi di grassi e calorie che non forniscono energie buona al corpo. Se proprio non sai rinunciare al panino per pranzo, cerca di farcirlo con alimenti non troppo pesanti: prediligi affettati magri o salmone affumicato, arricchiti con verdure grigliate e crude. Menù settimanale Per organizzare al meglio i tuoi pasti – dentro e fuori casa – una soluzione intelligente è quella di compilare un menù settimanale. Questo ti permetterà di tenere conto della frequenza con cui consumi più o meno determinati alimenti. Organizza una lista di pasti da realizzare esclusivamente per il pranzo fuori casa, segnando anche le uscite al ristorante o alla tavola calda. La lista della spesa è importante Il menù settimanale va a braccetto con la creazione di una buona lista della spesa. Compilare una lista con gli alimenti da comprare settimana per settimana, ti permetterà di tenere sotto controllo gli acquisti… ma soprattutto tenere d’occhio la tua salute. Un trucchetto per un’organizzazione intelligente è quello di dividere la lista della spesa in macronutrienti. Crea una lista di alimenti proteici (carne, pesce, legumi), carboidrati (pane, pasta, riso, cereali, frutta,) e grassi (formaggi, frutta secca, olio): una lista divisa in questo modo ti renderà più facile l’abbinamento degli alimenti per preparare i tuoi pasti. Regola del piatto Per una pausa pranzo sana e veloce, la soluzione più intelligente è seguire la regola del piatto sano e bilanciato. In cosa consiste? La regola del piatto si basa sulla più famosa dieta mediterranea, organizzando il piatto in quattro spicchi, divisi per macronutrienti. Il pasto quindi sarà composto da una parte di carboidrati, una di proteine, una di verdure e una di grassi buoni. Il consiglio ulteriore per un pasto sano e ricco di nutrienti è quello di preferire carboidrati a basso indice glicemico, come i cereali o la pasta integrale. Da preferire sono le carni bianche e il pesce azzurro e ricco di Omega3, mentre per i grassi la scelta deve ricadere su olio evo, frutta secca o avocado. Healthy delivery Se non hai assolutamente tempo di organizzare dei pasti sani e bilanciati, esistono alcuni servizi di healthy delivery food. Per la tua pausa pranzo sana e veloce, Nutribees potrebbe essere il tuo alleato numero uno! Si tratta di un servizio di consegna di pasti a domicilio: Nutribees è attivo in tutta Italia e ogni settimana offre più di 40 ricette a settimana tra i quali scegliere. Tutti i piatti sono preparati con ingredienti freschi e di qualità per garantire ai clienti un’alimentazione sana, senza rinunciare al gusto. Nutribees è inoltre il primo partner che è entrato a far parte della nuova funzione di spesa online offerta dalla app 'Buoni Up Day' - puoi pagare quindi con i tuoi buoni pasto elettronici e ricevere l’ordine direttamente a casa! Qui trovi maggiori informazioni.  
Dispensa solidale
Dicembre 22, 2020
News

Dispesa Solidale: per Natale Up Day sceglie una collaborazione virtuosa

Up Day partecipa a Dispense Solidali: 3500 confezioni contenenti beni di prima necessità donate a Caritas, Cucine popolari e Antoniano. Quest’anno per Natale Day Up ha scelto di aderire ad un’iniziativa solidale promossa da Camst in collaborazione con diverse aziende e associazioni del territorio. Camst ha lanciato una collaborazione virtuosa con Up Day CNS- Consorzio Nazionale Servizi, Coind, Conserve Italia, Consorzio Integra, Fondazione Unipolis, Fruttagel, Granarolo, Legacoop Bologna, Majani, Molini Pivetti, Scatolificio Schiassi e SCS Consulting per la realizzazione di 3.500 dispense alimentari. Le confezioni, che contengono generi alimentari di prima necessità e a lunga conservazione, saranno donate a tre associazioni del territorio bolognese, impegnate nell’aiuto delle famiglie in difficoltà: Caritas Bologna, Cucine Popolari e Antoniano. L’iniziativa arriva durante il periodo natalizio, ma è destinata a protrarsi anche nelle settimane successive, con l’impegno di tutte le realtà coinvolte e di altre aziende che in futuro vorranno aderire al progetto. "Questa rete di sinergie solidali – spiega Francesco Malaguti, presidente di Camst - è una risposta concreta alle esigenze del territorio, a cui diverse aziende e associazioni hanno immediatamente aderito dimostrando una grande sensibilità e spirito di collaborazione rispetto ad un problema sempre più diffuso". Purtroppo, l’emergenza sanitaria ancora in corso ha causato lo sviluppo di nuove povertà con la conseguente crescita di richieste di aiuto alimentare. L’auspicio è che anche altre realtà produttive vogliano unirsi all’iniziativa portando il proprio contributo, perché trascorse le festività natalizie sarà necessario l’impegno di tutti per continuare ad aiutare chi è in difficoltà.
La dematerializzazione dei buoni pasto
Luglio 09, 2020
Buoni Pasto

Dematerializzazione dei buoni pasto: cos’è, come funziona e quali sono i benefici

I buoni pasto diventano smart, con il servizio di dematerializzazione offerto dalle società di distribuzione alle attività commerciali affiliate. Ecco quali sono i vantaggi della dematerializzazione dei buoni pasto.   Con i servizi di dematerializzazione dei buoni pasto dedicati a ristoranti ed esercenti della piccola e grande distribuzione, accettarli e ottenere il rimborso diventa facile e veloce. Come un click del mouse! Scopri tutte le informazioni sulla dematerializzazione dei buoni pasto. Cosa significa “dematerializzazione dei buoni pasto”? Come funziona praticamente la dematerializzazione? Benefici tecnici della dematerializzazione La dematerializzazione dei buoni pasto è obbligatoria? Cosa significa “dematerializzazione dei buoni pasto”? Dematerializzare significa, letteralmente, sostituire dei documenti cartacei con documenti digitali, con la finalità di renderne più agevole la circolazione e l’utilizzo. I documenti dematerializzati hanno lo stesso valore legale di quelli cartacei, consentono di diminuire gli sprechi di carta e di tempo e di rendere più efficienti le procedure di invio degli stessi. Per essere considerati dematerializzati, i documenti cartacei devono essere distrutti dopo il processo di dematerializzazione. Il termine “dematerializzazione dei buoni pasto” viene usato per indicare quel processo che permette di dematerializzare i buoni pasto cartacei. Infatti, mentre i buoni pasto elettronici sono già dematerializzati e per validarli basta che gli esercenti siano in possesso un POS Day, simile a quello per il pagamento delle carte di credito, il procedimento tradizionale per la validazione e il rimborso dei buoni pasto cartacei risulta più lungo e laborioso. Con gli strumenti per la dematerializzazione dei buoni pasto, invece, basta leggere il codice a barre di cui sono muniti per validarli in tempo reale e inviarli immediatamente alla società emettitrice. Proprio questa semplicità ha fatto sì che, negli ultimi anni, sempre più esercenti convenzionati abbiano deciso di dotarsi dei sistemi di dematerializzazione dei buoni pasto, perché questa operazione comporta numerosi vantaggi per chi accetta i buoni pasto cartacei in pagamento.   Benefici della dematerializzazione Oggi sono moltissime le aziende che prevedono l’erogazione dei buoni pasto ai dipendenti, in sostituzione del servizio di mensa aziendale. Questo tipo di ticket è spendibile in moltissimi esercizi, come ristoranti, negozi di alimentari e supermercati. Gli esercenti che accettano i buoni pasto in pagamento, specialmente se ne ricevono tanti, non possono che trarre beneficio da un sistema di validazione dei ticket più veloce e snello. La dematerializzazione dei buoni pasto cartacei comporta numerosi benefici per gli esercenti affiliati che li accettano in pagamento. Ecco quali sono i principali vantaggi per chi decide di passare a questa modalità di validazione dei ticket: si può controllare in tempo reale la validità dei buoni pasto cartacei, annullando quasi del tutto il rischio di accettare ticket già usati, contraffatti oppure scaduti; non è più necessario inviare i buoni originali alla società emettitrice, perché le codeline sono trasmesse online, in tutta sicurezza dalla piattaforma telematica Dayclick ; non serve più far firmare i buoni pasto ai titolari, né timbrarli; i costi di spedizione e i rischi legati al trasporto, nonché quelli di custodire i buoni in cassa, vengono azzerati; non si devono più trascorrere ore e ore ad eseguire complicati conteggi, suscettibili di errori, per sapere a quanto ammonta il rimborso dei buoni pasto accettati; si ha subito la certezza che i buoni pasto inviati in maniera telematica saranno quelli effettivamente rimborsati, senza che ci siano più discrepanze tra il numero di buoni conteggiati dall’esercente e quelli ricevuti dagli emettitori; grazie alla scansione digitale dei buoni pasto, la fattura elettronica viene emessa immediatamente; sia che l’esercente decida di utilizzare lo scanner, sia che decida di servirsi dell’App, la fattura viene saldata entro 8 giorni dall’emissione.   La dematerializzazione dei buoni pasto è obbligatoria? Iniziamo subito col dire che la dematerializzazione dei buoni pasto non è obbligatoria. Tuttavia, con l’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica, alcune società che si occupano di emettere i buoni pasto hanno deciso di obbligare gli esercenti affiliati ai loro programmi a dematerializzare i buoni, per semplificare il processo di emissione della fattura. Day continua a validare i buoni pasto cartacei anche in maniera tradizionale e offre agli esercenti affiliati al suo programma la possibilità di continuare a conteggiare manualmente e spedire i buoni pasto cartacei grazie al servizio Pagosubito. Con Pagosubito, l’esercente ha la possibilità di inviare i buoni pasto accettati ad uno dei punti di raccolta (ce ne sono in tutta Italia) attraverso una modalità di spedizione sicura e tracciabile. Anche in questo caso, il pagamento della fattura è garantito in soli 8 giorni. Inoltre, Day mette a disposizione dei suoi affiliati la possibilità di calcolare direttamente dal sito il valore dei buoni pasto ritirati, di verificare la valildità delle codeline e di richiedere il codice Parter Day.   Come funziona praticamente la dematerializzazione? Esistono due diversi sistemi per dematerializzare i buoni pasto cartacei che i lavoratori dipendenti utilizzano durante la pausa pranzo per pagare i pasti: lo scanner da collegare al PC o al POS; la App Dayclick. Grazie alla tecnologia che Day mette a disposizione degli esercizi affiliati, la gestione dei buoni cartacei diventa facile e veloce; in più si ottiene subito la fattura pronta per il pagamento e non si devono più inviare gli originali agli emettitori.   Dematerializzazione con scanner collegato al pc o al POS Vediamo come funziona praticamente il sistema di dematerializzazione dei buoni pasto che prevede l’uso dello scanner collegato al POS o al pc. Per prima cosa, il negoziante deve munirsi di un lettore di codici fornito da Day, che è lo strumento che consente di dematerializzare i buoni. Il lettore deve poi essere collegato al POS Day. Quando arriva un cliente che decide di pagare il proprio pasto o gli acquisti effettuati con i buoni pasto cartacei, l’affiliato, servendosi dello scanner, procede alla lettura del codice a barre stampato sul buono. Immediatamente, il POS trasmette alla società emettitrice il codice del buono, e ne verifica in tempo reale la validità. Se il ticket non è scaduto e non è mai stato utilizzato prima, il POS lo convalida. Se il cliente è in possesso di più buoni cartacei, l’esercente deve ripetere l’operazione con tutti i ticket (ricordiamo che è possibile accettarne un massimo di 8). Quando tutti i buoni cartacei saranno stati validati, è sufficiente indicare il numero progressivo di fatturazione e la data per ottenere immediatamente la fattura di rimborso, che viene inviata a Day in tempo reale, già pronta per il pagamento. Gli esercenti che non sono in possesso del POS, potranno collegare lo scanner al pc. In questo caso, per poter procedere alla validazione dei buoni pasto e all’emissione della fattura, l’affiliato deve prima registrarsi su affiliatiday.it e accedere all’area riservata. Nel momento in cui arriva un cliente che desidera pagare con dei buoni pasto cartacei, l’esercente accede all’area del sito dedicata alla validazione dei ticket e scannerizza il codice presente sul buono. Subito, sullo schermo appariranno tutti i dati relativi al buono pasto scannerizzato, compreso se sia o meno valido. Nel caso si commetta un errore, è possibile anche stornare i buoni già scannerizzati. Il negoziante procede alla validazione di tutti i buoni pasto, poi accede alla sezione del sito dedicata alla fatturazione, inserisce numero e data della fattura e procede all’emissione del documento. Una volta emessa la fattura, l’affiliato ha la responsabilità di distruggere i buoni pasto già dematerializzati.   Dematerializzazione con App Dayclick Gli utilizzatori del servizio di dematerializzazione dei buoni pasto cartacei possono anche servirsi dell’App Dayclick per smartphone, una soluzione alternativa allo scanner per computer e POS, che è possibile impiegare per scannerizzare i ticket e visualizzare e gestire le transazioni e le fatture già emesse. Usare l’App Dayclick è estremamente semplice: servendosi della fotocamera del cellulare, l’affiliato può scannerizzare i codici a barre presenti sui buoni spesi dai clienti. Come con il POS e il pc, potrà verificare la validità dei buoni ed emettere la fattura in tempo reale. I partner Day che usufruiscono del servizio di dematerializzazione dei buoni pasto possono anche decidere di spenderli sul sito daymarket.it e fare la spesa online per il proprio esercizio commerciale.
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