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Luglio 02, 2020
Buoni Pasto
Nuova app “Buoni Up Day” e nuovo portale
Dal 15 luglio 2020 la app “ UP Day tronic” e il portale di gestione del buono pasto elettronico cede il passo alla nuova versione “Buoni Up Day “già attiva, pensata e studiata per migliorarne la fruizione da parte degli utilizzatori.
Buoni Up Day è la nuova applicazione per il mobile payment che permette a utilizzatori, clienti e partner di accedere a tutti i servizi in modo semplice e sicuro.
L’app, disponibile negli store in versione iOS e Android è utilizzabile in tutta Italia e costituisce la versione 2.0 della precedente.
Ha il duplice obiettivo di rendere più pratica la gestione da parte delle aziende e più immediata la fruizione per gli utilizzatori che godono di una customer experience arricchita: contenuti e struttura di navigazione sono infatti maggiormente pratici e user friendly, rendendo accessibili tutti i servizi offerti dall’azienda grazie a un semplice tocco sullo schermo dello smartphone.
Si spegne la app "UP Day Tronic"
A partire dal 15 luglio 2020 non sarà più possibile accedere alla app “UP Day tronic” e al portale di gestione del buono pasto elettronico utilizzati fino a questo momento.
Per accedere quindi alla App e al portale sarà necessario effettuare una nuova registrazione, associare la propria card e scoprire tutte le funzioni per monitorare e gestire i propri buoni in modo semplice e sicuro.
Scarica la nuova app o accedi al portale
E’ possibile scaricare la app dallo store “Buoni Up Day” e per chi preferisce navigare da pc può accedere direttamente al Portale dedicato agli Utilizzatori.
Con la versione desktop sarà ancora più semplice avere tutto sotto controllo.
Tutte le novità
Tante le novità facilmente fruibili nella nuova app: con la funzione "AGGIUNGI PRODOTTO" puoi associare il prodotto Up Day utilizzato, per un’esperienza di navigazione personalizzata.
In MAPPA ci sono tutti i locali che accettano i buoni e i filtri aiutano a scoprire le specialità gastronomiche, le modalità di pagamento e i servizi che i nostri partner offrono.
Inoltre il filtro PAUSA SANA indirizza gli utilizzatori ad un sano stile di vita e ad un’equilibrata alimentazione e promuove gli esercenti che propongono un’offerta gastronomica di qualità.
Per ogni locale si possono visualizzare recensioni, foto e info utili fornite da Google.
E’ possibile pagare comodamente dal proprio smartphone in pochi click scegliendo di utilizzare il Codice per il POS o scansionando il QR Code.
D’ora in avanti pagare la pausa pranzo e monitorare l’andamento dei buoni pasto, sarà facile, immediato e sicuro.

Giugno 15, 2020
Buoni Pasto
Come fare la spesa con i buoni pasto
Uno dei maggiori vantaggi dei buoni pasto è la possibilità di usarli anche per fare la spesa. Scopri tutte le informazioni sulle modalità e le limitazioni che riguardano l’utilizzo dei buoni pasto per fare acquisti.
Tra i benefit aziendali più apprezzati dai lavoratori ci sono i buoni pasto: ticket cartacei o elettronici che possono essere utilizzati per acquistare non solo pasti già pronti, ma anche prodotti alimentari di vario genere.
In questo articolo potrai scoprire tutto quello che c’è da sapere su come fare la spesa con i buoni pasto.
Quanti buoni pasto si possono usare per la spesa?
Ci sono dei vincoli?
Dove fare la spesa con i buoni pasto?
Come fare la spesa online con i buoni pasto?
Quanti buoni pasto si possono usare per la spesa?
Cumulare i buoni pasto e usarli anche per fare la spesa per la famiglia, oltre che per acquistare pasti già pronti durante la pausa pranzo, è sempre stata una pratica comune tra i lavoratori dipendenti che li ricevono dalle proprie aziende, in sostituzione del servizio mensa.
Ma cosa vuol dire, di preciso, cumulare? Non vuol dire certo possedere più buoni contemporaneamente! Essi, infatti, vengono consegnati in blocchetti o caricati sulla card a inizio mese (se si tratta di buoni pasto elettronici), perciò è normale possederne più di uno.
Cumulare i buoni pasto vuol dire utilizzarne più di uno contemporaneamente per acquistare pasti già pronti, oppure fare la spesa.
I buoni pasto sono un servizio sostitutivo di mensa, perciò la legge, in passato, ne vietava la cumulabilità e, almeno in teoria, obbligava i lavoratori a spenderne non più di uno al giorno; inoltre, prevedeva che gli esercizi commerciali non ne accettassero in pagamento un numero maggiore.
Dal 2017, con l’emanazione del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n°122, le regole per l’utilizzo dei buoni pasto sono cambiate: grazie alla nuova normativa, ora è possibile utilizzare più buoni contemporaneamente per fare la spesa negli esercizi indicati.
L’articolo 4 del decreto, infatti, stabilisce che i ticket “non sono cedibili, né cumulabili oltre il limite di otto buoni”.
Quindi ogni lavoratore, per fare la spesa, può usare un massimo di 8 buoni pasto: un bel vantaggio per le famiglie, che in questo modo possono risparmiare qualcosa sul budget dedicato all’acquisto di generi alimentari.
Ci sono dei vincoli?
Alcuni vincoli sulle modalità di utilizzo dei buoni pasto, tuttavia, sono rimasti in vigore.
In particolare, continua ad essere vietato:
cedere i buoni pasto ad altre persone. I ticket sono nominativi e quindi non possono essere ceduti dal titolare ad altri, neanche se appartenenti al proprio nucleo familiare;
convertire i buoni pasto in denaro;
acquistare determinate categorie di prodotti. A differenza dei buoni spesa, che non hanno limiti, i buoni pasto solitamente non possono essere usati per acquistare bevande alcoliche, prodotti non alimentari o comunque prodotti che l'eventuale esercizio commerciale decide di vincolare o escludere.
Il vincolo sulla spendibilità dei buoni soltanto nelle giornate lavorative è invece decaduto, perciò è possibile fare acquisti coi buoni pasto anche nei giorni festivi e quando si è in ferie.
Dove fare la spesa con i buoni pasto?
La legge sui buoni pasto, nel garantire la possibilità di cumularli, ha ampliato anche la platea degli esercizi nei quali poter spendere i propri ticket.
Ecco una lista dei principali esercizi in cui è possibile utilizzare i buoni pasto per fare la propria spesa tutti i giorni della settimana:
bar, ristoranti, pizzerie;
tavole calde e self-service;
mense aziendali;
supermercati e negozi di alimentari;
gastronomie e rosticcerie;
negozi che vendono prodotti biologici;
mercati;
chioschi di street food;
imprese artigiane del settore alimentare (ad esempio le pasticcerie);
agriturismi;
spacci aziendali;
imprese agricole che vendono i loro prodotti;
Il fatto che siano indicate nell’elenco presente nel decreto, tuttavia, non obbliga queste attività ad accettare i buoni pasto.
Solo gli esercizi convenzionati con le società emettitrici dei buoni pasto forniti dall’azienda li accettano come modalità di pagamento. Solitamente, per segnalare che in un locale è possibile pagare con un certo tipo di buoni, gli esercenti convenzionati con queste società mettono all’ingresso un adesivo apposito, così i clienti possono saperlo con certezza ancora prima di entrare.
Chi possiede dei buoni pasto elettronici prima di pagare dovrebbe informarsi se l’esercizio in cui intende spenderli li accetti o meno. A differenza dei ticket cartacei, che si usano un po’ come il denaro in contante e necessitano solo di essere controfirmati per essere validati, i ticket elettronici, per poter essere validati, necessitano di un POS diverso da quello delle carte di credito, che viene fornito agli esercizi dalla società emettitrice.
Day mette a disposizione delle persone che utilizzano i suoi buoni pasto due utili strumenti per verificare quali siano gli esercizi commerciali della tua zona che li accettano come mezzo di pagamento: la App Buoni Up Day e il servizio Trovalocali.
Con la App Buoni Up Day (disponibile sia nell’AppStore, sia sul PlayStore) non solo si possono trovare i locali della propria zona dove è possibile spendere i buoni pasto e controllare quale tipo di ticket accettano. Dopo aver caricato i codici dei buoni elettronici e cartacei sulla App, la si può usare anche per tenere sotto controllo la quantità di buoni utilizzati, calcolare il numero di ticket da usare per pagare e pagare i prodotti acquistati con i buoni pasto che si hanno a disposizione.
Il servizio Trovalocali Day, invece, è consultabile direttamente online: basta andare sul sito, indicare l’indirizzo o la località in cui ci si trova, il tipo di buoni pasto accettati dagli esercizi e premere cerca. In pochi secondi compariranno sullo schermo i nomi dei locali che accettano i buoni pasto che si trovano nelle vicinanze.
Pagando coi buoni pasto si ha diritto a ricevere il resto?
Una delle domande che si pongono più di frequente le persone che utilizzano i buoni pasto è se, pagando con essi, hanno diritto a ricevere il resto, qualora l’importo dei buoni spesi sia superiore a quanto dovuto.
Purtroppo, pagare con i buoni pasto non dà diritto a ricevere il resto, se l’importo totale dei prodotti acquistati è inferiore a quello dei ticket.
Se, ad esempio, acquisti dei prodotti per un totale di 12 euro e, per pagare, utilizzi due buoni del valore di 7 euro l’uno, non avrai diritto a ricevere i 2 euro di resto.
Per evitare di perdere parte del valore nominale del buono pasto, perciò, spesso si usa un numero di buoni inferiore al valore dell’importo da pagare e si versa un contributo in denaro per coprire la differenza.
Tornando all’esempio di prima, quindi, puoi anche decidere di pagare con un solo buono pasto da 7 euro e coprire l’importo residuo di 5 euro pagando con denaro contante.
Come fare la spesa online con i buoni pasto?
Sempre più spesso le persone scelgono di fare i propri acquisti online, anche quando si tratta di prodotti alimentari. Per questo in tanti si chiedono se sia possibile e come si possa pagare la spesa online con i buoni pasto.
Iniziamo col dire che sì, è possibile fare acquisti online con i buoni pasto, anche se questo metodo di pagamento non è ancora così diffuso, nell’ambito degli acquisti fatti sul web.
Per quanto riguarda la domanda su come fare la spesa su Internet con i buoni pasto, non c’è un’unica risposta. Ogni società emettitrice di buoni pasto e ogni e-commerce, infatti, adottano politiche diverse in merito alla possibilità di pagare ciò che si è acquistato online con questo mezzo di pagamento.
In alcuni casi l’e-commerce di un negozio fisico dal quale si è abituati a fare acquisti coi buoni pasto non li accetta come metodo di pagamento, altre volte invece sì. Così come ci sono negozi che vendono solo online che, invece, li accettano.
Ci sono poi i casi in cui si può pagare solamente con i buoni pasto cartacei, e quelli in cui si possono usare solo i ticket elettronici.
A volte, anche quando un e-commerce permette ai propri clienti di pagare con i buoni pasto, può non accettare la tipologia di ticket erogata dalla propria azienda.
Sono meglio i buoni cartacei o quelli elettronici per fare la spesa online?
Per quanto riguarda il pagamento online con l’una o l’altra tipologia di buoni pasto, non ce n’è una migliore dell’altra. Anche in questo caso, sono gli esercenti a decidere se accettarle o meno entrambe.
Ad esempio, alcuni e-commerce accettano i buoni pasto cartacei solo se si sceglie di pagare in contrassegno.
Per fare la spesa online con i buoni pasto elettronici, invece, bisogna verificare che il sistema di pagamento elettronico utilizzato dall’e-commerce accetti la card della società emettitrice. In alcuni casi, è possibile caricare i buoni pasto forniti dall’azienda sull’app fornita dalla società emettitrice e convertirli in un codice spendibile negli e-commerce convenzionati.
Per sapere se e come si può pagare online con i buoni pasto, perciò, la cosa migliore da fare è controllare le condizioni di vendita del sito web da cui si intende fare acquisti, oppure contattare il servizio clienti.

Giugno 05, 2020
Buoni Pasto
Buoni pasto e ferie: si ha diritto a riceverli?
I buoni pasto sono benefit erogati dal datore di lavoro ai dipendenti in sostituzione del servizio mensa. È possibile riceverli anche quando si è in ferie o spettano solo nelle giornate lavorative?
Servizi accessori che le aziende possono erogare ai propri dipendenti, i buoni pasto rappresentano un vero e proprio servizio sostitutivo di mensa aziendale.
Per questo la loro erogazione può subire delle limitazioni nel caso in cui il dipendente non sia presente sul luogo di lavoro. Vediamo se si ha diritto ad ottenere i buoni pasto anche quando si è in ferie e se li si può spendere durante le giornate non lavorative.
Durante le ferie si ha diritto ai buoni pasto?
Il datore di lavoro può comunque dare i buoni pasto ai dipendenti in ferie?
Il dipendente può spendere i buoni pasto mentre è in ferie?
Durante le ferie si ha diritto ai buoni pasto?
I buoni pasto sono dei benefit che le imprese erogano di frequente ai propri dipendenti per sopperire alle esigenze di coloro che, a causa del lavoro, si trovano a dover mangiare spesso fuori casa.
Nel momento in cui un lavoratore è in ferie, non ha necessità di consumare i propri pasti fuori casa a causa del lavoro, perciò non ha diritto a ricevere i buoni pasto.
Ma entriamo più nel dettaglio.
Questi buoni sono dei veri e propri mezzi di pagamento che hanno la finalità di sostituire il servizio di mensa aziendale e offrono numerosi vantaggi sia ai lavoratori, sia alle aziende che decidono di servirsene.
Possono essere emessi sia in forma cartacea, sia in forma elettronica e possono venire erogati anche qualora sia presente un servizio di mensa aziendale: sarà poi il lavoratore a scegliere di quale dei due servizi usufruire.
Secondo quanto previsto dal Decreto 122 del 2017, che regolamenta le modalità di erogazione e fruizione dei buoni pasto, hanno diritto a riceverli i lavoratori subordinati e coloro che hanno instaurato un rapporto di collaborazione non subordinato con i propri clienti.
La prestazione di questi benefit rimane comunque subordinata al CCNL di riferimento e al contratto stipulato direttamente con l’azienda.
I buoni pasto possono essere emessi sia in favore dei dipendenti che lavorano a tempo pieno, sia in favore di coloro che svolgono un tempo di lavoro parziale, anche quando l’orario di lavoro non prevede la pausa per consumare il pasto. Possono riceverli anche le risorse che prestano il loro lavoro in trasferta, a meno che non ricevano un’indennità per il vitto o un rimborso spese.
Il lavoratore, quindi, ha diritto a ricevere un buono pasto per ogni giornata lavorativa. I giorni di ferie, non rientrando tra le giornate lavorative, non danno diritto al buono pasto.
Le ferie non sono il solo caso in cui il dipendente di un’azienda non abbia diritto a ricevere il buono pasto. Tra gli altri casi in cui non si ha diritto a ricevere questo tipo di agevolazione ci sono:
domeniche non lavorative e giornate festive non lavorate;
permessi di lavoro che prevedono l’assenza del dipendente per l’intera giornata;
festività;
periodi di aspettativa;
congedi per maternità facoltativa;
congedi per malattia e infortunio;
sciopero;
permessi per la Legge 104 (se si sceglie di usufruire delle 3 giornate per intero);
permessi sindacali.
Chi, invece, prende un permesso di poche ore, e rimane quindi in ufficio per la maggior parte della giornata, ha comunque diritto ad usufruire del buono pasto, anche se non ha necessità di fare la pausa pranzo. Così come ne hanno diritto le lavoratrici in maternità non facoltativa e coloro che hanno un orario di lavoro ridotto per via dei permessi di allattamento.
Alcune imprese, nei casi in cui i propri dipendenti svolgano un orario di lavoro ridotto, prendono la decisione di erogare i buoni pasto riducendone l’importo.
Il datore di lavoro può comunque dare i buoni pasto ai dipendenti in ferie?
Le disposizioni legislative in materia di erogazione dei buoni pasto sembrano lasciare poco spazio ai dubbi, quindi: il lavoratore che sta usufruendo del proprio periodo di ferie non ha diritto a ricevere i buoni pasto.
Anche se la normativa non prevede che si possano ricevere i buoni pasto anche durante i giorni di ferie, questa possibilità non è però espressamente vietata.
Il datore di lavoro, perciò, può comunque decidere di erogarli ai propri dipendenti. Sono le aziende, infatti, a decidere quale trattamento economico offrire ai lavoratori, sempre restando nei limiti della legge.
Uno dei casi in cui i buoni pasto vengono erogati al lavoratore anche durante il periodo delle ferie può essere, ad esempio, quando la contrattazione aziendale preveda che questi ultimi facciano parte del premio di risultato. Molte aziende, infatti, offrono la possibilità di convertire il proprio premio di risultato in denaro o in servizi di welfare aziendale, come sono, appunto, i buoni pasto.
Nel caso in cui vengano erogati anche nei giorni di ferie, durante le festività o in altre giornate non lavorative, decadono le agevolazioni fiscali che prevedono che i buoni pasto non siano assoggettati a tassazione e contribuzione (fino al limite di €5,29 per i buoni cartacei e a €7,00 per i buoni elettronici), pertanto il loro importo andrà a fare cumulo con il reddito imponibile e verrà tassato allo stesso modo dello stipendio.
Nella maggior parte dei casi, comunque, i buoni pasto vengono erogati tenendo conto delle giornate di presenza effettiva che hanno determinato il diritto alla loro fruizione e rimangono perciò esclusi dal reddito da lavoro dipendente e quindi dalla tassazione.
Il dipendente può spendere i buoni pasto mentre è in ferie?
Per rispondere correttamente a questa domanda, bisogna innanzitutto tenere conto della differenza che c’è tra la spettanza dei buoni pasto e le modalità di utilizzo di questi ultimi.
Se, infatti, il lavoratore in ferie non ha diritto al buono pasto giornaliero, ciò non vuol dire che non possa spenderlo durante le vacanze.
Mentre in passato esisteva l’obbligo di spendere il buono pasto nel corso della giornata lavorativa, adesso tale obbligo è decaduto ed è stato sostituito dal limite sul cumulo dei buoni, che lascia al lavoratore un margine più ampio nella gestione di tale strumento di pagamento.
Come indicato nel Decreto 122 del 2017, infatti, è possibile cumulare fino a 8 buoni pasto e spenderli sia singolarmente, sia tutti nello stesso momento. Va da sè, quindi, che se si ha la possibilità di accumulare un certo numero di buoni pasto, è anche possibile spenderli quando si è in ferie e durante le giornate festive.
Insomma, non ci sono vincoli che impediscano di utilizzare i buoni pasto durante le vacanze, se non quello, appunto, di non poterne spendere più di 8 per volta, sia che si tratti di buoni cartacei, sia che si abbiano a disposizione dei buoni elettronici.
Le limitazioni riguardano, piuttosto:
il fatto che i buoni pasto vadano spesi per intero e non diano diritto a ricevere il resto;
le categorie merceologiche (è possibile acquistare solo cibi pronti o prodotti alimentari) per le quali è possibile spenderli;
le tipologie di esercizi nei quali è possibile effettuare i propri acquisti con questi strumenti di pagamento;
il fatto che ogni buono sia nominale e non cedibile a terzi.
Anche in questo caso, è sempre il Decreto 122/2017 a dirci presso quali esercizi si possono spendere i propri buoni pasto.
Chi ha a disposizione dei buoni pasto può spenderli:
nei servizi di mensa aziendale;
presso le attività che effettuano la somministrazione di alimenti e bevande quali, ad esempio, bar e ristoranti;
negli esercizi che effettuano la vendita al dettaglio di prodotti alimentari;
presso le aziende agricole;
in agriturismo;
presso gli ittiturismi;
nei mercati.
Ovviamente, tali esercizi devono essere convenzionati con la società erogatrice dei buoni pasto.
L’unico caso in cui un lavoratore non può spendere i buoni pasto durante il suo periodo di ferie è quando il contratto stipulato con l’azienda preveda delle limitazioni. Ad esempio, potrebbe contenere una clausola che impedisce al dipendente di spendere i buoni pasto al di fuori dell’ora di pranzo; o, ancora, potrebbe specificare che il loro utilizzo sia limitato alle sole giornate lavorative e alle giornate festive lavorate, escludendo quindi i giorni di ferie e le festività.
Se hai dei dubbi a riguardo, quindi, controlla il tuo contratto di lavoro per verificare di poter spendere i tuoi buoni pasto durante le ferie.
Riepilogando, durante i giorni di ferie i lavoratori non hanno diritto a ricevere i buoni pasto, ma possono comunque spenderli presso gli esercizi previsti dalla legge e convenzionati con la società emettitrice.
Se l’azienda per cui lavorano decide di erogarli comunque, tali buoni non saranno esenti da tassazione, ma andranno a fare cumulo con il reddito da lavoro dipendente.

Aprile 23, 2020
News
Up Day sostiene aziende e dipendenti grazie ai nuovi strumenti digitali
In questi giorni di “lockdown” le imprese e i cittadini stanno imparando a confrontarsi con una nuova sfida, quella di gestire la propria vita da remoto.Le tecnologie sono diventate l'unico mezzo a disposizione per mantenere e sviluppare i rapporti tra le persone, che siano professionali o familiari.
Up Day offre soluzioni digitali
Anche in questo momento di difficoltà, Up Day è accanto alle aziende per affiancarle nel loro percorso di vicinanza con i collaboratori, con soluzioni flessibili e digitali che permettono ai clienti di offrire una gamma di servizi, anche tradizionali, in modo innovativo.
Mai come in questo momento storico, infatti, digitale e innovazione possono rappresentare risorse preziose per agevolare la quotidianità, gli scambi e le relazioni del nostro tessuto sociale.
Buono pasto come sostegno al reddito
Il buono pasto, ad esempio, rappresenta in questo contesto uno strumento utile e un sostegno concreto per il reddito di tutte le persone che oggi continuano a lavorare in smart working, è più che mai importante averlo a disposizione in modalità elettronica, semplice e sicura.
Buoni Up Day la nuova app per pagare la pausa pranzo
Up Day ha sviluppato Buoni Up Day, la nuova applicazione per il mobile payment, disponibile negli store in versione iOS e Android e utilizzabile in tutta Italia. L’app costituisce la versione 2.0 della precedente. Ha il duplice obiettivo di rendere più pratica la gestione da parte delle aziende e più immediata la fruizione per gli utilizzatori : pagare la pausa pranzo e monitorare l’andamento dei buoni pasto, è facile, immediato e sicuro.
I buoni pasto possono essere caricati nella app e utilizzati per il pagamento diretto all’interno della rete di esercenti attiva per questo servizio.
Buono pasto elettronico: maggiore esenzione fiscale nel 2020
Inoltre, il buono pasto elettronico è ancora più conveniente: dal 1° Gennaio 2020, con le modifiche apportate dalla legge di bilancio, la versione elettronica è diventata due volte meno cara di quella cartacea: mentre per il formato tradizionale la soglia di esenzione fiscale scende da 5,29 a 4 euro al giorno, per quello digitale aumenta da 7 a 8 euro.
Accanto al network degli affiliati
Up Day inoltre, è anche al fianco del network di affiliati che, grazie alla digitalizzazione e alla dematerializzazione, ricevono pagamenti con puntualità, oggi più che mai indispensabile per la liquidità del sistema-Paese.
Soluzioni customizzate di welfare
Già da tempo, e in questo momento strumento più che mai alleato per i lavoratori, Up Day propone soluzioni customizzate di welfare aziendale, attraverso piattaforme digitali all’avanguardia che consentono di comporre un piano personalizzato di flexible benets, volto a sostenere il work life balance di ogni dipendente, secondo gli obiettivi di budget dell’Impresa.
Iniziativa di solidarietà più forti insieme
Day ha inoltre aderito all'iniziativa 'Più forti insieme' della Fondazione Sant'Orsola dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna. Dalla metà di marzo infatti, Up Day, ha messo a disposizione gratuitamente una piattaforma Welfare costituita ad hoc, per permettere ai dipendenti dell’Ospedale che ne hanno fatto richiesta, di utilizzare voucher del valore di 1.000 euro l’uno destinati al pagamento di baby sitter, educatori a domicilio, badanti e colf, quelle risorse cioè che in questo periodo frenetico sostengono i sanitari, spesso impegnati al lavoro oltre il.
Semplificare la vita
Semplificare la vita, questo è ciò che chiedono oggi i collaboratori: avere soluzioni che possano accompagnarli sia in questo momento difficile che nella ripartenza, quando l’emergenza sarà conclusa.
Up Day, forte delle sue 20mila aziende clienti, con 700mila utilizzatori giornalieri in 110mila esercizi convenzionati per un totale di 100 milioni di buoni emessi ogni anno è il partner ideale delle imprese per garantire servizi facili e innovativi all’altezza dei bisogni delle persone.

Aprile 14, 2020
News
La App di Last Minute Sotto Casa si arricchisce per Emergenza Covid
La app di Last Minute Sotto Casa, la soluzione innovativa proposta da Up Day per la lotta allo spreco alimentare, ha da oggi una nuova funzione chiamata “Offerta Emergenza Covid19” per contribuire a fare fronte all’emergenza.
Un sostegno concreto ai cittadini e agli esercenti
L’obiettivo che Up Day si propone è quello di offrire un nuovo e concreto servizio agli esercenti e ai cittadini, a cui viene chiesto sempre più di non allontanarsi da casa e per questo motivo ha approntato un’importante modifica alla sua App anti-spreco.
Caratteristiche della app
L’App, oggi scaricata da circa 100.000 utenti, nella sua versione tradizionale consente ai negozi con prodotti alimentari in prossimità della scadenza di informare i cittadini che si trovano nelle vicinanze dell’opportunità di acquisto di prodotti a prezzi scontati, spesso del 50% o 60%.
Spesa pronta e imbustata a domicilio
La nuova funzione, sviluppata in collaborazione con le digital agencies Archibuzz e Synesthesia, consente ai negozianti di informare, tramite notifica push ‘live’, i cittadini di zona circa l’attività specifica del negozio, i suoi orari, i nuovi arrivi di prodotti ma soprattutto sui servizi aggiuntivi offerti, come la possibilità di avere la spesa pronta e imbustata o consegnata a domicilio.
L'unica app con notifiche 'live' dai negozianti
In questo periodo di emergenza sanitaria, l’App LastMinuteSottoCasa ha il primato di essere l’unica in Italia che, in modalità diretta push, offre la possibilità ai negozianti di informare i cittadini sui diversi servizi quotidianamente messi a disposizione.
Scaricabile su iOS e Android
Uno strumento unico, scaricabile dagli store iOS e Android o da aggiornare per chi è già utente, per entrambe le parti che naturalmente potranno beneficiarne fino a fine emergenza in modo totalmente gratuito.
Con la app di LMSC vincono tutti!
Dice Marc Buisson presidente e amministratore delegato di Up Day: “In Up Day da sempre siamo attenti alle iniziative di carattere sociale. In questo particolare momento storico, abbiamo quindi pensato a come poter dare il nostro contributo, ragionando sulla crescente importanza dei negozi di vicinato per le famiglie, così da non allontanarsi troppo da casa e, allo stesso tempo, sull’aiuto concreto che possiamo dare agli esercenti per farsi conoscere il più possibile. Per metterlo in pratica, uno dei nostri pensieri è andato alla nostra app anti-spreco LastMinuteSottoCasa che da sempre rappresenta una soluzione WinWinWin per tutti gli attori coinvolti.”

Gennaio 31, 2020
Buoni Pasto
Più smart con i buoni pasto elettronici Day
Con l’approvazione della nuova Legge di Bilancio 2020 sui Buoni Pasto, è confermata la scelta da parte dello Stato di incentivare lo strumento digitale, nel segno dell’innovazione.Da gennaio 2020 infatti è aumentato il tetto di esenzione fiscale del buono pasto elettronico che è passato da 7 a 8 euro ed è diminuito invece quello del buono pasto cartaceo da 5,29 a 4 euro.
Un grande cambiamento in cui è chiaramente tangibile la convenienza, sia per i dipendenti che per le aziende, ricevere e fornire il buono pasto elettronico.
Il buono pasto elettronico Day
Up Day, già da diversi anni ha nel suo paniere di servizi questo tipo di buono pasto dematerializzato e conta numerosi clienti sul territorio nazionale e migliaia di esercizi affiliati abilitati con il pos che consente la letture delle card magnetiche.
Rende la vita smart
La versione digitale del “servizio sostitutivo di mensa” offre una grande libertà di scelta e si utilizza attraverso i POS in tutti i locali convenzionati. È disponibile in due versioni, entrambe con la possibilità di diventare card personalizzabili multiservizio.
La versione Flex
In questa versione Il blocchetto dei buoni è tutto in una card, per una maggiore libertà di utilizzo. A disposizione per l’azienda e per i dipendenti, un’area riservata online di facile utilizzo, in cui è possibile ricaricare le card e consultare e controllare i dati.
La versione Economy
Questa è la soluzione ideale per realtà con molti dipendenti, in quanto permette il massimo controllo sui costi ed è deducibile al 100% senza limiti di valore. Si utilizza nei giorni di presenza e negli orari definiti, con spesa a consumo e pagamento a consuntivo. Si può ricaricare dalla propria area riservata e controllarne i dati di utilizzo.
Praticità di utilizzo
Oltre ai vantaggi economici dell’innalzamento della soglia di esenzione, il buono pasto elettronico consente agli utilizzatori maggior praticità d’uso rispetto ai buoni pasto cartacei che sono deperibili e possono essere smarriti o furtati. Si abbattono anche i costi di consegna.
Spendibilità
Inoltre sono collegati ad una rete selezionata di partner tecnologizzati, spesso convenzionati proprio in base alle esigenze del cliente. Negli ultimi anni la rete di partner con il POS Up Day è cresciuta enormemente, rendendo il servizio fruibile su tutto il territorio.
Informazioni
Day con il suo buono pasto elettronico è pronta a guidare le aziende verso questa importante novità normativa. Per avere maggiori informazioni puoi contattare il team dei nostri esperti al numero verde 800 834 009 oppure inviare una mail all’indirizzo info@day.it