Up Day BLOG

Soluzioni studiate per offrire un piano di Welfare che rispetti le esigenze delle imprese e migliori l’equilibrio tra vita professionale e privata dei dipendenti.
Welfare aziendale e scuola
Welfare Aziendale

Welfare aziendale e spese scolastiche: tutto quello che c’è da sapere

Retta scolastica, libri, materiali, corsi supplementari. Il costo dell’istruzione per i figli può gravare in modo significativo sull’economia di una famiglia italiana media. Proprio per questo motivo, tra i vari servizi inclusi in un piano di welfare aziendale, i rimborsi relativi alle spese scolastiche sono particolarmente graditi dai lavoratori, poiché permettono di ottenere significativi risparmi economici e di affrontare con maggiore tranquillità le spese per l’istruzione dei figli a carico. In questo articolo, analizziamo nel dettaglio quali spese scolastiche possono essere rimborsate con il welfare aziendale, i limiti e i massimali di esenzione e altri aspetti rilevanti da considerare.

Quali sono le spese scolastiche rimborsabili con il welfare aziendale?

Come esplicitato nella Circolare n. 14 /E dell’Agenzie delle Entrate, alle famiglie italiane è data la possibilità di detrarre nella dichiarazione dei redditi fino al 19% delle spese scolastiche. Tuttavia, le aziende possono offrire al dipendente anche una serie di crediti di welfare aziendale che possono essere utilizzati per coprire o rimborsare alcune spese scolastiche.

Il welfare aziendale per le spese scolastiche è regolato dal TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), in particolare dall’articolo 51, comma 2, lettera f-bis, che fa riferimento alle spese sostenute dal dipendente a favore dei familiari per finalità educative.

Secondo il TUIR, le spese rimborsabili con il welfare aziendale includono:

  1. Rette d’iscrizione ad istituti scolastici riconosciuti (dall’asilo nido ai master post laurea)

Le spese relative al pagamento delle rette scolastiche, per scuole private o istituti paritari oppure la retta universitaria, possono essere rimborsabili tramite il welfare aziendale. Questa possibilità rappresenta un significativo aiuto per le famiglie che scelgono un percorso educativo privato per i propri figli, permettendo di ridurre il costo complessivo dell’istruzione.

  1. Mense scolastiche

Questo tipo di rimborso consente ai genitori di ottenere un rimborso parziale o totale dei costi sostenuti per il servizio di mensa scolastica dei figli, sia che si tratti di scuole pubbliche che private.

  1. Frequenza a corsi estivi, extra-scolastici (pre o post scuola), ludoteche, ecc.

Alcuni piani di welfare aziendale includono il rimborso per corsi di lingua o altre attività extrascolastiche che contribuiscono alla formazione e crescita personale degli studenti. Questa categoria può includere anche attività sportive, culturali e artistiche, purché finalizzate all’educazione e allo sviluppo delle competenze dei bambini e ragazzi.

  1. Iscrizione ai corsi per la patente di guida

Anche i corsi svolti per l’ottenimento della patente di guida possono essere rimborsabili tramite il credito di welfare aziendale.

  1. Abbonamento ai mezzi pubblici o per i servizi di scuolabus

Il trasporto scolastico è un’altra spesa che può essere rimborsabile. Questo può includere abbonamenti a servizi di trasporto pubblico utilizzati dai figli per recarsi a scuola o, in alcuni casi, il rimborso delle spese per l’utilizzo di mezzi privati, come scuolabus privati.

  1. Gite e viaggi d’istruzione

I viaggi di istruzione organizzati dalla scuola dell’obbligo o da enti di formazione secondari possono rientrare in alcuni piani di welfare.

  1. Testi e libri scolastici e universitari e/o tool digitali necessari per la didattica a distanza (DAD) come PC o tablet

Un’altra categoria spesso inclusa è quella delle spese per l’acquisto di materiale didattico, come libri di testo, quaderni, cancelleria e dispositivi elettronici utilizzati per lo studio, come tablet e computer.

È comunque importante controllare quali servizi o materiali siano effettivamente rimborsabili secondo il piano di welfare stabilito dalla propria azienda, poiché non tutte le aziende offrono una copertura totale per questo tipo di spese.

Quali sono i limiti e i massimali di esenzione?

Quando si parla di welfare aziendale e spese scolastiche è sempre importante conoscere i limiti e i massimali di esenzione che sono consentiti da una parte dalla legge vigente e dall’altra dal piano di welfare offerto dall’azienda. I limiti in questione determinano l’importo massimo dei rimborsi che possono essere ricevuti da un dipendente senza incorrere alla tassazione applicabile.

Secondo la Legge di bilancio relativa al 2024 la soglia di esenzione per i dipendenti con figli a carico arriva a un massimo di 2.000 euro annui, mentre per gli altri lavoratori la soglia è pari a 1.000 euro.

Va però notato che, oltre al limite complessivo relativo a tutti i benefit di welfare aziendale, alcuni piani possono prevedere dei massimali specifici per ogni categoria di spesa. Ad esempio, un’azienda potrebbe stabilire un tetto massimo per il rimborso delle spese relative alla retta scolastica o al trasporto. Per questo motivo, è importante che le aziende informino prontamente i propri dipendenti circa il regolamento del proprio piano di welfare per spiegare quali siano i massimali applicabili. Se l’azienda offre una piattaforma digitale per la gestione dei servizi di welfare aziendale proposti, il dipendente potrà consultare servizi a disposizione e massimali applicabili direttamente lì.

Anche le modalità di rimborso delle spese scolastiche possono variare a seconda del piano di welfare proposto. In alcuni casi, il dipendente deve presentare la documentazione che attesta le spese sostenute (come ricevute o fatture) per ottenere il rimborso. Esistono tuttavia modalità alternative, come l’erogazione di voucher da utilizzare per le spese scolastiche.

Un ultimo aspetto da tenere in considerazione è che alcuni servizi di welfare non sono cumulabili con altre agevolazioni fiscali. Come detto in precedenza, alcune spese scolastiche possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi, ma non è possibile cumulare la detrazione fiscale con il rimborso tramite welfare. Pertanto, è importante che il lavoratore dipendente sia a conoscenza di tutte le informazioni per poter scegliere l’opzione più vantaggiosa.

Come attivare il welfare aziendale per le spese scolastiche?

Se l’azienda mette a disposizione dei propri dipendenti una piattaforma online, attivare il welfare aziendale per le spese scolastiche è molto semplice. Sulla piattaforma, il dipendente può consultare i servizi offerti, verificare le soglie previste, caricare le ricevute delle spese scolastiche sostenute e richiedere il rimborso. In alternativa, il dipendente dovrà compilare dei moduli cartacei. Alcune aziende offrono anche un servizio di assistenza come incontri formativi e workshop per aiutare i dipendenti a navigare tra le opzioni disponibili e a comprendere al meglio come utilizzare i benefit a loro disposizione.

Vantaggi e benefici del welfare aziendale per le famiglie

Da una parte il welfare aziendale dedicato all’istruzione dei figli rappresenta uno strumento prezioso per un’azienda che desidera promuovere il benessere dei propri dipendenti, migliorare la propria reputazione e incrementare l’employee rentention, mentre dal punto di vista dei dipendenti i principali vantaggi sono derivanti dal trattamento fiscale agevolato di cui questi benefit godono, poiché non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente.

Inoltre, per ricevere i rimborsi richiesti attraverso la dichiarazione dei redditi, i dipendenti devono attendere l’anno successivo a quello in cui la spesa è stata sostenuta e possono recuperarne solo una parte; invece, i rimborsi di welfare aziendale sono rilasciati nell’anno in cui la spesa è stata svolta (solitamente il mese successivo a quello in cui il lavoratore ha fatto richiesta).

Il welfare aziendale rappresenta, quindi, uno strumento potente per migliorare la qualità della vita dei dipendenti e delle loro famiglie. Le spese scolastiche, in particolare, costituiscono un’ingente spesa per molte famiglie italiane e poterle rimborsare tramite il welfare aziendale offre un concreto aiuto economico e permette ai lavoratori di incrementare il loro potere d’acquisto.099999’ì


Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

*Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento.